Restauro
LAPIDEO


Dai tempi più antichi fino a oggi la roccia è stata utilizzata come materiale per la costruzione di edifici, così come per opere decorative o scultoree, grazie alle sue qualità di resistenza, durabilità e varietà estetica.


Le rocce sono costituite da aggregati di minerali che, a seconda della loro combinazione, determinano le proprietà stesse della pietra. Nelle Raccomandazioni NorMal 1/88, "Alterazioni Macroscopiche dei Materiali Lapidei: Lessico" sono elencate le tipologie di alterazione e degradazione alle quali il materiale lapideo può andare incontro.


Le cause possono essere molteplici: la presenza di umidità porta spesso alla formazione di ambienti ideali per lo sviluppo di biodeteriogeni e la crescita delle piante, che aggrappandosi alla superficie ne provocano la disgregazione. Il passaggio dell'acqua può determinare altre alterazioni causate dal suo ruscellamento, dal deposito di sali all'interno dei pori del materiale lapideo, dal suo aumento di volume quando diventa ghiaccio e inoltre può provocare la dilatazione dei ferri da costruzione con conseguente spaccatura della pietra. La pietra può degradarsi anche per opera dell'aggressione chimica degli inquinanti presenti dell'atmosfera, per le radiazioni solari, per errori di posa e utilizzo di malte poco idonee o prodotti pellicolanti.


Il restauratore ha il compito di indagare ed eliminare le cause di degrado e di ristabilire l'unità potenziale dell'opera d'arte, senza cancellare le tracce del passaggio dell'opera d'arte nel tempo.

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